Un giorno che la comunità islamica di Vigevano attendeva da più di trent’anni: con la festa di fine Ramadan si è proceduto all’inaugurazione della nuova ala del centro di via Rovereto, dedicata alle donne e ai giovani. L’ampliamento del centro islamico è un tassello fondamentale, ma, dicono i rappresentanti della comunità cittadina, rappresenta solo l’inizio di un progetto di socialità. Per sottolineare lo scopo dell’integrazione, all’inaugurazione si è registrata una nutrita rappresentanza di autorità civili, forze dell’ordine, e del vescovo Gervasoni, in segno di amicizia della comunità cattolica.
Il percorso è partito da lontano, con la dismissione del vecchio centro islamico di via Mulini, assolutamente inadatto a ospitare le attività religiose e sociali a causa delle ridotte dimensioni. Il trasferimento in via Rovereto ha richiesto un lungo iter burocratico, concluso in tempo di Covid: ecco quindi che, simbolicamente, è stato effettuato un secondo taglio del nastro, per l’ala maschile, utilizzata ormai da due anni e mezzo, ma di cui non si era finora potuto celebrare l’apertura a causa delle restrizioni. Il secondo spazio, dedicato a donne e giovani, completa l’offerta dedicata alle persone di fede islamica residenti a Vigevano e dintorni.
Gli islamici residenti a Vigevano con nazionalità italiana sono circa duemila. Circa altrettanti sono gli stranieri regolari. Al centro “El Medina” di via Rovereto si svolgono i momenti di preghiera, le iniziative di ritrovo sociale e occasioni di aggregazione culturale, tra cui i corsi di lingua italiana.